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Biografia

Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, nasce a Torino nel 1985 da padre torinese di Barriera e madre biellese.

Il suo nome d’arte unisce Wile E. Coyote con il peyote, pianta allucinogena proveniente dall’America settentrionale. Willie è un riferimento al suo vero nome, Guglielmo. 

Con 6 album all’attivo, negli anni ottiene sempre più consensi da parte del pubblico ma anche della critica tanto da essere considerato a tutti gli effetti una delle figure più interessanti e innovative della scena Indie italiana contemporanea.

Nel 2011 pubblica il suo primo album solista, “Il manuale del giovane nichilista”, che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo ai suoi ascoltatori, condensato in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale. 

Due anni dopo, nel 2013, esce “Non è il mio genere, il genere umano”, che sembra riconfermare il suo pseudo-pessimismo antropologico.

Nel 2015 pubblica per ThisPlay Music “Educazione Sabauda”, disco che lancia definitivamente Willie. L’album è costellato di citazioni più o meno dirette, rivolte ai grandi nomi del rap, del rock e della canzone d’autore (Cypress Hill, The Clash, Francesco Guccini), tanto che si chiude con un testo intenso e poetico “(E allora ciao)” in cui viene citato Luigi Tenco.

Il 6 ottobre 2017 esce “Sindrome di Tôret”, prodotto da 451. Il disco, che secondo Willie è la coniugazione ideale dei suoi due istinti musicali, quello rock e quello hip-hop, è accolto molto positivamente e ottiene la certificazione oro.

Due anni dopo, nel 2019, esce “Iodegradabile”, album che debutta nella Top5 dei dischi più venduti e ascoltati in Italia, anticipato dal singolo “La Tua Futura Ex Moglie”.

Nel 2020 collabora con la star internazionale Shaggy nel brano “Algoritmo”, tra i più programmati dalle radio di quella estate. A novembre dello stesso anno pubblica “La depressione è un periodo dell’anno”, una fotografia amara del periodo di difficoltà legato al covid19.

Il 2021 si apre con la partecipazione al Festival di Sanremo con “Mai dire mai (La locura)”, brano che gli regala il Premio della Critica Mia Martini e si certifica disco di PLATINO. A marzo pubblica il libro "Dov'è Willie?", una conversazione con Giuseppe Civati in cui discute varie tematiche. E poi per tutta l'estate è impegnato in tour in giro per la penisola.

Il 2022 è l'anno giusto per un nuovo album uscito con il titolo "Pornostalgia" in cui Willie collabora con vari artisti musicali e non, tra cui Emanuela Fanelli, i Fast Animals and Slow Kids, Jake La Furia e Samuel.

Gli ultimi singoli stand-alone sono del 2023: Picasso e Frecciarossa.

Willie Peyote

Willie Peyote torna dal vivo con nuove date estive del suo "Sulla Riva del Tour" 2024. E arriva anche un nuovo album... Acquista subito il tuo biglietto!

www.williepeyote.com

Biografia

Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, nasce a Torino nel 1985 da padre torinese di Barriera e madre biellese.

Il suo nome d’arte unisce Wile E. Coyote con il peyote, pianta allucinogena proveniente dall’America settentrionale. Willie è un riferimento al suo vero nome, Guglielmo. 

Con 6 album all’attivo, negli anni ottiene sempre più consensi da parte del pubblico ma anche della critica tanto da essere considerato a tutti gli effetti una delle figure più interessanti e innovative della scena Indie italiana contemporanea.

Nel 2011 pubblica il suo primo album solista, “Il manuale del giovane nichilista”, che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo ai suoi ascoltatori, condensato in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale. 

Due anni dopo, nel 2013, esce “Non è il mio genere, il genere umano”, che sembra riconfermare il suo pseudo-pessimismo antropologico.

Nel 2015 pubblica per ThisPlay Music “Educazione Sabauda”, disco che lancia definitivamente Willie. L’album è costellato di citazioni più o meno dirette, rivolte ai grandi nomi del rap, del rock e della canzone d’autore (Cypress Hill, The Clash, Francesco Guccini), tanto che si chiude con un testo intenso e poetico “(E allora ciao)” in cui viene citato Luigi Tenco.

Il 6 ottobre 2017 esce “Sindrome di Tôret”, prodotto da 451. Il disco, che secondo Willie è la coniugazione ideale dei suoi due istinti musicali, quello rock e quello hip-hop, è accolto molto positivamente e ottiene la certificazione oro.

Due anni dopo, nel 2019, esce “Iodegradabile”, album che debutta nella Top5 dei dischi più venduti e ascoltati in Italia, anticipato dal singolo “La Tua Futura Ex Moglie”.

Nel 2020 collabora con la star internazionale Shaggy nel brano “Algoritmo”, tra i più programmati dalle radio di quella estate. A novembre dello stesso anno pubblica “La depressione è un periodo dell’anno”, una fotografia amara del periodo di difficoltà legato al covid19.

Il 2021 si apre con la partecipazione al Festival di Sanremo con “Mai dire mai (La locura)”, brano che gli regala il Premio della Critica Mia Martini e si certifica disco di PLATINO. A marzo pubblica il libro "Dov'è Willie?", una conversazione con Giuseppe Civati in cui discute varie tematiche. E poi per tutta l'estate è impegnato in tour in giro per la penisola.

Il 2022 è l'anno giusto per un nuovo album uscito con il titolo "Pornostalgia" in cui Willie collabora con vari artisti musicali e non, tra cui Emanuela Fanelli, i Fast Animals and Slow Kids, Jake La Furia e Samuel.

Gli ultimi singoli stand-alone sono del 2023: Picasso e Frecciarossa.