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Biografia

Lingua Ignota è il nome d'arte scelto da Kristin Hayter, cantautrice e polistrumentista statunitense.

Nata nel 1986 a Del Mar in California, vive in provincia per gran parte della sua infanzia che è tutt'altro che facile, come più volte ricordato da Kristin nelle sue interviste: "Penso a Del Mar come una sorta di inferno perché da adolescente ero così tanto diversa da tutti gli altri che sarebbe stato impossibile trovare me stessa lì."

Inizia a studiare musica in chiesa grazie a un insegnante che nota le sue doti canore e da qui iniziano i suoi studi classici. Verso i quindici anni scopre la musica estrema, iniziando ad appassionarsi al grindcore, al noise e in parte al punk. Da adolescente si innamora follemente di Kurt Cobain, restando affascinata oltre che dalla sua musica anche dalla sua fragilità emotiva.

Si trasferisce quindi a Providence, Rhode Island, dove studia all’Art Institute della Brown University. Sono anni di violenze subite da più di un uomo (finisce più di una volta al pronto soccorso per percosse) e dall’anoressia conseguente, che la porta a un passo dalla morte. Riesce comunque a laurearsi nel 2016 con una tesi dal titolo “Burn Everything Trust No One Kill Yourself”, un insieme di "testi, messaggi in bacheca, note di copertina di sottogeneri di musica estrema che mitizzano la misoginia, documenti giudiziari, registrazioni audio e documenti di polizia delle mie esperienze di violenza”.

La sua strada artistica è ovviamente segnata dalle sue esperienze di vita: Kristen trova infatti che la maggior parte delle rappresentazioni sulla violenza contro le donne siano misogine e maschiliste, quasi un vanto dell'uomo che riesce a dominare una donna. Quindi il suo obiettivo è capovolgere l'intero paradigma e creare una musica violenta in cui la vittima non riviva la sua esperienza traumatica, ma possa trovare la forza e l’energia di difendersi dall'attacco successivo.

Nel 2017 esordisce con l’album autoprodotto Let The Evil Of His Own Lips Cover Him, con lo pseudonimo Lingua Ignota che si ispira proprio alla lingua ignota creata dalla donna medievale Ildegarda di Bingen. Nell'album, delle voci di donne che parlano delle loro violenze subite si intrecciano con momenti neoclassici, urla strazianti, testi dello “Stabat Mater” e angoscianti scenari industrial.

Dopo pochi mesi dal primo album, ne pubblica subito un altro dal titolo emblematico "All Bitches Die" che risulta ancor più estremo e violento, con quattro lunghi brani sulla vendetta e sulla rinascita.

Dedica l'anno successivo, il 2018, al completamento dei suoi studi musicali a Chicago con una tesi su Johann Sebastian Bach e il Clavicembalo ben temperato. Nel 2019 pubblica "Caligula", nuovo concept sulla follia umana e sulla violenza, con riferimento a Caligola come manifesto degli uomini violenti e prevaricatori.

L’amore per Bach, oggetto della sua tesi la laurea e probabile vero centro della sua musica, si fa manifesto con lEp Agnus Dei (2021), rivisitazione in chiave noise della nota Messa in Si minore.

Sinner Get Ready (2021), il suo quarto Lp, è ancora incentrato sul tema della violenza sulle donne e sulla vendetta, ed è ancora una volta perfetta la commistione di classicismo e noise, canto lirico e enfasi religiosa, al confine del requiem laico che prega un dio vendicatore.

I temi ricorrenti nella sue canzoni sono la rabbia, la disperazione, il conforto ma anche la vendetta. La sua musica non può essere incasellata in uno specifico genere, quello che però ritorna sempre in ogni suo brano è il dark, il buio.

Lingua Ignota

Lingua Ignota è il nome d'arte scelto da Kristin Hayter, cantautrice e polistrumentista statunitense.

Nata nel 1986 a Del Mar in California, vive in provincia per gran parte della sua infanzia che è tutt'altro che facile, come più volte ricordato da Kristin nelle sue interviste: "Penso a Del Mar come una sorta di inferno perché da adolescente ero così tanto diversa da tutti gli altri che sarebbe stato impossibile trovare me stessa lì."

Inizia a studiare musica in chiesa grazie a un insegnante che nota le sue doti canore e da qui iniziano i suoi studi classici. Verso i quindici anni scopre la musica estrema, iniziando ad appassionarsi al grindcore, al noise e in parte al punk. Da adolescente si innamora follemente di Kurt Cobain, restando affascinata oltre che dalla sua musica anche dalla sua fragilità emotiva.

Si trasferisce quindi a Providence, Rhode Island, dove studia all’Art Institute della Brown University. Sono anni di violenze subite da più di un uomo (finisce più di una volta al pronto soccorso per percosse) e dall’anoressia conseguente, che la porta a un passo dalla morte. Riesce comunque a laurearsi nel 2016 con una tesi dal titolo “Burn Everything Trust No One Kill Yourself”, un insieme di "testi, messaggi in bacheca, note di copertina di sottogeneri di musica estrema che mitizzano la misoginia, documenti giudiziari, registrazioni audio e documenti di polizia delle mie esperienze di violenza”.

La sua strada artistica è ovviamente segnata dalle sue esperienze di vita: Kristen trova infatti che la maggior parte delle rappresentazioni sulla violenza contro le donne siano misogine e maschiliste, quasi un vanto dell'uomo che riesce a dominare una donna. Quindi il suo obiettivo è capovolgere l'intero paradigma e creare una musica violenta in cui la vittima non riviva la sua esperienza traumatica, ma possa trovare la forza e l’energia di difendersi dall'attacco successivo.

Nel 2017 esordisce con l’album autoprodotto Let The Evil Of His Own Lips Cover Him, con lo pseudonimo Lingua Ignota che si ispira proprio alla lingua ignota creata dalla donna medievale Ildegarda di Bingen. Nell'album, delle voci di donne che parlano delle loro violenze subite si intrecciano con momenti neoclassici, urla strazianti, testi dello “Stabat Mater” e angoscianti scenari industrial.

Dopo pochi mesi dal primo album, ne pubblica subito un altro dal titolo emblematico "All Bitches Die" che risulta ancor più estremo e violento, con quattro lunghi brani sulla vendetta e sulla rinascita.

Dedica l'anno successivo, il 2018, al completamento dei suoi studi musicali a Chicago con una tesi su Johann Sebastian Bach e il Clavicembalo ben temperato. Nel 2019 pubblica "Caligula", nuovo concept sulla follia umana e sulla violenza, con riferimento a Caligola come manifesto degli uomini violenti e prevaricatori.

L’amore per Bach, oggetto della sua tesi la laurea e probabile vero centro della sua musica, si fa manifesto con lEp Agnus Dei (2021), rivisitazione in chiave noise della nota Messa in Si minore.

Sinner Get Ready (2021), il suo quarto Lp, è ancora incentrato sul tema della violenza sulle donne e sulla vendetta, ed è ancora una volta perfetta la commistione di classicismo e noise, canto lirico e enfasi religiosa, al confine del requiem laico che prega un dio vendicatore.

I temi ricorrenti nella sue canzoni sono la rabbia, la disperazione, il conforto ma anche la vendetta. La sua musica non può essere incasellata in uno specifico genere, quello che però ritorna sempre in ogni suo brano è il dark, il buio.

linguaignota.net

Biografia

Lingua Ignota è il nome d'arte scelto da Kristin Hayter, cantautrice e polistrumentista statunitense.

Nata nel 1986 a Del Mar in California, vive in provincia per gran parte della sua infanzia che è tutt'altro che facile, come più volte ricordato da Kristin nelle sue interviste: "Penso a Del Mar come una sorta di inferno perché da adolescente ero così tanto diversa da tutti gli altri che sarebbe stato impossibile trovare me stessa lì."

Inizia a studiare musica in chiesa grazie a un insegnante che nota le sue doti canore e da qui iniziano i suoi studi classici. Verso i quindici anni scopre la musica estrema, iniziando ad appassionarsi al grindcore, al noise e in parte al punk. Da adolescente si innamora follemente di Kurt Cobain, restando affascinata oltre che dalla sua musica anche dalla sua fragilità emotiva.

Si trasferisce quindi a Providence, Rhode Island, dove studia all’Art Institute della Brown University. Sono anni di violenze subite da più di un uomo (finisce più di una volta al pronto soccorso per percosse) e dall’anoressia conseguente, che la porta a un passo dalla morte. Riesce comunque a laurearsi nel 2016 con una tesi dal titolo “Burn Everything Trust No One Kill Yourself”, un insieme di "testi, messaggi in bacheca, note di copertina di sottogeneri di musica estrema che mitizzano la misoginia, documenti giudiziari, registrazioni audio e documenti di polizia delle mie esperienze di violenza”.

La sua strada artistica è ovviamente segnata dalle sue esperienze di vita: Kristen trova infatti che la maggior parte delle rappresentazioni sulla violenza contro le donne siano misogine e maschiliste, quasi un vanto dell'uomo che riesce a dominare una donna. Quindi il suo obiettivo è capovolgere l'intero paradigma e creare una musica violenta in cui la vittima non riviva la sua esperienza traumatica, ma possa trovare la forza e l’energia di difendersi dall'attacco successivo.

Nel 2017 esordisce con l’album autoprodotto Let The Evil Of His Own Lips Cover Him, con lo pseudonimo Lingua Ignota che si ispira proprio alla lingua ignota creata dalla donna medievale Ildegarda di Bingen. Nell'album, delle voci di donne che parlano delle loro violenze subite si intrecciano con momenti neoclassici, urla strazianti, testi dello “Stabat Mater” e angoscianti scenari industrial.

Dopo pochi mesi dal primo album, ne pubblica subito un altro dal titolo emblematico "All Bitches Die" che risulta ancor più estremo e violento, con quattro lunghi brani sulla vendetta e sulla rinascita.

Dedica l'anno successivo, il 2018, al completamento dei suoi studi musicali a Chicago con una tesi su Johann Sebastian Bach e il Clavicembalo ben temperato. Nel 2019 pubblica "Caligula", nuovo concept sulla follia umana e sulla violenza, con riferimento a Caligola come manifesto degli uomini violenti e prevaricatori.

L’amore per Bach, oggetto della sua tesi la laurea e probabile vero centro della sua musica, si fa manifesto con lEp Agnus Dei (2021), rivisitazione in chiave noise della nota Messa in Si minore.

Sinner Get Ready (2021), il suo quarto Lp, è ancora incentrato sul tema della violenza sulle donne e sulla vendetta, ed è ancora una volta perfetta la commistione di classicismo e noise, canto lirico e enfasi religiosa, al confine del requiem laico che prega un dio vendicatore.

I temi ricorrenti nella sue canzoni sono la rabbia, la disperazione, il conforto ma anche la vendetta. La sua musica non può essere incasellata in uno specifico genere, quello che però ritorna sempre in ogni suo brano è il dark, il buio.