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Butcovan | Scolari

IL LAVORO MOBILITA L’UOMO

9 febbraio 2023
ore 20

Drammaturgia | Mihai Mircea Butcovan
con Vlad Scolari

PRIMA NAZIONALE


durata | 50 minuti

Il lavoro mobilita l’uomo è un vero e proprio vademecum per diventare un perfetto partigiano anticonsumista: una lotta non al consumo in sé ma al consumo eccessivo. Il protagonista di questa nuova odierna resistenza è Vlad, un immigrato romeno che si presenta in scena vestito in tuta da operaio e scarpe antinfortunistiche, con in mano una cassetta degli attrezzi in plastica. Ma questi non sono altro che strumenti del travestimento di colui che ha capito, e che ha deciso di vivere con poco perché poco gli serve per vivere molto.

“Ero uno di voi: un abbonato, anzi, un pluri-abbonato. Come voi collezionavo abbonamenti”. Ma poi, tra uno zapping depressivo e l’altro, al protagonista, leggendo una statistica, si svela la verità. Da qui nasce il nuovo impegno, una nuova esistenza. Così al pubblico non resta che prendere appunti e confrontarsi con le tecniche che Vlad impiega per vivere: da come concedersi un caffè al bar, all’utilizzo del telefonino, a come procurarsi da mangiare o come gestire i propri vestiti. Il lavoro mobilita l’uomo è una rivoluzionaria proposta nella lotta quotidiana per sfuggire alle gabbie prima che sia troppo tardi: “Io sono Vlad e sono un residuo bellico. Sono esploso in ritardo e ora non ho più tempo da perdere. Un giorno ho dichiarato guerra al consumismo, perché voglio vivere”.

Vlad Scolari, attore, regista e pedagogo italo-romeno, diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Fondatore di Wasabi Produzioni, è direttore artistico del Festival delle Abilità e della stagione teatrale di Masada. Collabora con la Compagnia di Gianni e Cosetta Colla.

Mihai Mircea Butcovan è romeno: anzi - come lui stesso ama definirsi - “l'osservatore romeno”. Narratore, poeta, collaboratore di riviste e giornali e educatore professionale, è autore di “Allunaggio di un immigrato innamorato”; “Dal comunismo al consumismo - Fotosafari poetico esistenziale romeno-italiano”; “In Padania, sognando Mutu”.