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23ma Rassegna Nazionale della Chitarra Elettrica e Acustica da Collezione

CONCERTI (inizio alle ore 21.00)

Venerdì 26:
Anita Camarella e Davide Facchini
Dario Fornara
Luca Olivieri Band
Pedro Javier González
Pat Bergeson & Annie Sellick

Sabato 27
Progetto OOM (Roberta Gennuso e Stefano Vivaldini)
Francesco Loccisano
Frank Vignola Trio
Clive Carroll
John Jorgenson J2B2

Domenica 28
Clive Carroll & Lily Neill
Pedro Javier González Trio
Frank Vignola Trio
Pat Bergeson & Annie Sellick
John Jorgenson Electric Band

OSPITI 2024

John Jorgenson (USA)
John è un grandissimo musicista, amico di Soave e veterano del nostro festival. È noto sia come eminente chitarrista di Gipsy Jazz e mandolinista Bluegrass che per il suo eclettico modo di suonare la chitarra elettrica, che rende le sue esibizioni dal vivo degli spettacoli elettrizzanti e per il suo virtuosismo che gli è valso un GRAMMY Award nel 2008, ACM Guitarist of the Year per tre volte consecutive, inclusione nei “100 Guitar Heroes” e nei “100 Most Influential Guitarists” di Guitarist Magazine e nell'”Album of the Year” di Guitar Player Magazine con gli Hellecasters. In questa edizione, proprio per dare spazio ad ambedue gli aspetti della sua incredibile personalità, John si presenta con due straordinarie formazioni: John Jorgenson Electric Band e J2B2 – John Jorgenson Bluegrass Band

Pedro Javier González Trio (Spagna)

Pedro Javier González è uno dei chitarristi più apprezzati e versatili nel panorama musicale spagnolo. Con il trio, che oltre a lui stesso alla chitarra vedeva Toni Terré al basso e il mai dimenticato Roger Blavia alle percussioni, è stato varie volte nostro ospite a partire dal lontano 2002. Nel corso di questa edizione del festival potremo applaudire Pedro in un primo intervento da solo, e in una seconda esibizione in trio, con repertori e colori ovviamente diversi. Ciò permetterà a tutti noi di apprezzare questo grande musicista sotto due differenti punti di vista, ognuno meritevole di grandissima attenzione e considerazione.

Annie Sellick & Pat Bergeson (USA)

Annie Sellick, che in questo periodo sta coltivando la passione per il basso elettrico e producendo musica elettronica, è una cantante conosciuta soprattutto per aver vissuto venticinque anni come leader di trii jazz. È conosciuta da tutti per la sua presenza scenica unica e innegabile, e per la capacità di utilizzare il repertorio per condividere una grande autenticità personale e connettersi con i membri della band e con tutto il suo pubblico.

Pat Bergeson: chitarrista e armonicista di grande talento e versatilità. Il suo stile incorpora jazz, blues, rock e finger style ed è noto per le sue collaborazioni con un gran numero di artisti. È stato in studio con Lyle Lovett, Alison Krauss, Chet Atkins, Jerry Reed, Dolly Parton, Peter Frampton, Michael McDonald, Tommy Emmanuel, Bill Frisell, Martin Taylor, Suzy Bogguss, Chrissie Hynde, Bill Evans, Benny Golson, Joey DeFrancesco e molti altri. E' attualmente attivo a Nashville come turnista. È stato in tournée con “Les Brers”, ex membri della Allman Brothers Band, insieme a Butch Trucks, Jaimoe, Otiel Burbridge, Jack Pearson, Marc Quinones, Bruce Katz e Lamar Williams Jr; con “The Tommy Emmanuel Classics & Christmas Tour” insieme a Tommy Emmanuel, John Knowles e Annie Sellick; con il grande della musica soul, Charles “Wigg” Walker; “The Moho Trippers” con Annie Sellick e. tra gli altri, “Annie and the Hot Club”.

Frank Vignola Trio (USA)

Frank Vignola è un vecchio amico. Con noi sin dal 2008, inizialmente con il quintetto, con cui si è esibito anche al Teatro Olimpico (ospite Tommy Emmanuel) in un concerto che abbiamo integralmente riprodotto in DVD, tuttora disponibile, e successivamente insieme al fido e bravissimo Vinny Raniolo. Frank è uno dei chitarristi contemporanei più prestigiosi, la cui attivitàlo ha portato a suonare a fianco di artisti come Madonna e Ringo Starr quando aveva poco più che vent’anni. Ha collaborato con icone della musica, come Bucky Pizzarelli e con il grandissimo e indimenticato Les Paul, costituendo l’elemento portante dello show che questo incredibile maestro ha tenuto per anni presso l’”Iridium Club” di New York. Frank è sicuramente una delle perle mondiali della chitarra. La sua partecipazione al festival lo vede nel collaudatissimo trio, con Vinny Raniolo alla chitarra e Gary Mazzaroppi al basso.

Importante: tra il 23 e il 28 Maggio prossimi Frank Vignola terrà a Soave il suo primo “Soave Jazz Guitar Camp”, con la collaborazione di Jimmy Bruno, Pasquale Grasso, Gary Mazzaroppi, Vinny Raniolo e Ken Smith. Una squadra da urlo! La città di Soave ne è profondamente onorata!

Lily Neill & Clive Carroll (UK)

Lily Neill ha affascinato il pubblico di tutto il mondo con il dinamismo e la ricchezza delle sue esibizioni, e con la sua passione contagiosa per l’arpa. Lily è attualmente insegnante part-time alla “Sibelius Academy” e ha tenuto corsi di perfezionamento presso scuole come il “Royal Conservatoire of Scotland”, la “City University” di Londra e per organizzazioni come la “Clarsach Society” e la “Finnish Kantele Association Kanteleliitto”,  l’associazione dei suonatori di Kantele, strumento nazionale finlandese. Nel 2014, ha lanciato “The Harp Quarterly” come un modo per lavorare con gli studenti di arpa, costruendo il loro repertorio e sviluppando la loro tecnica.

Clive Carroll è cresciuto in una famiglia con profonde radici musicali fatte di Bluegrass e Irish Music. E’ l’incontro con John Renbourn nel 1998 a incoraggiare questo precoce e geniale chitarrista acustico a pubblicare il suo primo solo CD “Sixth Sense” stimato dalla critica  inglese come “una pietra miliare nel viaggio della chitarra acustica”.

Dotato di un tocco straordinario, di una tecnica quasi inarrivabile, di grandissima sensibilità musicale e di splendida capacità compositiva. Il suo stile, inconfondibile e originale, è fatto di bending e di glissati, di veloci legature eseguite con la mano sinistra, come di fulminee terzine suonate con la mano destra, che richiamano fortemente il suo background musicale (Clive è di famiglia irlandese). Oggi Clive è uno più richiesti performer di chitarra al mondo e la sua fama è destinata a crescere sempre di più, come testimoniano artisti come Tommy Emmanuel, che condivide molto spesso con lui festival e tour.

Dario Fornara (Italia)
Dario Fornara, chitarrista ‘crossover’. Il termine ‘crossover’ sintetizza i miei ultimi 20 anni dedicati alla chitarra acustica, in particolare sintetizza il mio approccio ‘libero’ e personale rispetto allo strumento e alle varie tecniche esecutive, rispetto alla ricerca di sonorità sempre in bilico tra modernità e tradizione, il tutto applicato ad ad un repertorio musicale eterogeneo, che trova la sua giustificazione esclusivamente nel suonare ciò che mi piace, a prescindere dal genere.

I miei ultimi 2 lavori discografici, il vinile 45 giri ‘Portata dal Vento’ e il cd ‘Marguerite’ rappresentano questo mio modo di vivere ed interpretare la musica: il primo realizzato con una piccola chitarra parlor con corde in acciaio, il secondo realizzato sulla sua gemella con corde in nylon. La sonorità acustica della steel e la sonorità classica della nylon si fondono in un unico progetto, musicale e di liuteria, che propongo durante i miei concerti e le mie partecipazioni live.

Luca Olivieri (Italia)
Luca Olivieri è definito un grande interprete ed un musicista strepitoso. E lo è! Nato a Verona nel 1962, scopre la chitarra alla tenera età di tre anni; da allora nasce una passione che cresce col tempo diventando parte fondamentale della sua sensibilità artistica e del suo modo di essere musicista. I primi approcci con la sei corde, che avvengono tra gli 8 ed i 14 anni, sono rivolti agli studi classici che gli consentono di acquisire le prime basi tecniche necessarie ed indispensabili. Il primo scossone del classico Luca, viene provocato da un mito di molte generazioni: Elvis Presley, da cui assimila cultura ed impostazione di voce. Ben presto però la personalità di Luca prende il sopravvento rendendolo un interprete ed un musicista unico.

Stregato dal “Memphis Sound” abbandona la chitarra classica. L’influenza artistica di Scotty Moore, Arthur Smith e Duck Backer sono fondamentali per capire come un ragazzo italiano possa finire per innamorarsi di musicisti come James Burton, Albert Lee e Brent Mason. Questi anni sono anni di studio ed evoluzione perché non è cosa da tutti avventurarsi ed impadronirsi della complessità dei fraseggi di Brent Mason e di Albert Lee. È proprio accompagnando Albert in occasione delle edizioni 1997 e 1998 del Soave Guitar Festival che Luca ne diviene ospite non solo gradito, ma spesso necessario.

Nel 1999, sempre a Soave, ecco l’incontro con Jerry Donahue e Tommy Emmanuel. Da allora ad oggi la carriera di Luca è un continuo perfezionamento tecnico e stilistico, che ha come conseguenza naturale il grande artista che tornerà sul nostro palcoscenico, accreditato oggi come uno dei migliori specialisti europei (e non solo). La sua tecnica, il suo sound, la sua presenza sul palco, rendono ogni sua esibizione un evento unico ed imperdibile. Provate a star fermi sulla sedia se ci riuscite…

Massimo Varini (Italia)
Prestigioso chitarrista, produttore, didatta e autore, è un vecchio amico del festival, che ha frequentato inizialmente come chitarrista elettrico, per riproporsi poi anche in veste acustica, riscuotendo grandi consensi. I suoi seminari sono sempre tra i più seguiti e apprezzati, soprattutto da coloro che vogliono andare in profondità nello studio delle varie tematiche legate allo strumento, ed al suo uso ‘live’ e in studio. La sua storia artistica inizia su Italia 1, quando Massimo non ha ancora compiuto 20 anni, con lo show Cri Cri di Cristina D’Avena, per proseguire poi nei ruoli di chitarrista turnista, arrangiatore, compositore e produttore artistico. Tra le sue esperienze più rilevanti va certamente annoverata la sua lunga e prolifica collaborazione con Nek, di cui “Laura non c’è” costituisce certamente la punta di diamante, con la felice partecipazione al festival di San Remo e il conseguimento di sei dischi di platino in Italia, altri all’estero, e il premio della Comunità Europea per aver venduto nel suo territorio oltre 1 milione di copie! Avere Massimo con noi è un onore, un piacere, ma è sempre e soprattutto la consapevolezza di avere in casa un grande amico!

Anita Camarella & Davide Facchini (Italia)
Coppia nell’arte e nella vita, attraverso la loro musica Anita Camarella e Davide Facchini trasmettono emozioni esplorando il passato e condividendo racconti affascinanti legati a periodi storici strettamente legati al nostro presente.

Il loro album “La famiglia canterina”, interamente dedicato allo Swing Italiano degli anni ’30 e ‘40, è stato premiato con il “LadyLake Music Indie Awards” come Miglior Album dell’anno negli U.S.A. Il loro più recente progetto artistico si concentra sui legami storici fra la tradizione musicale irlandese e quella americana. A questo contributo storico si associa un lavoro improntato su composizioni originali.

Francesco Loccisano (Italia)
L’innato talento e la grande passione per la chitarra battente lo portano a strutturare un suo personale stile compositivo, interpretativo ed esecutivo molto apprezzato da un pubblico sempre più ampio. E grazie a questo lavoro la chitarra battente gode di maggiore attenzione anche sulla scena musicale globale.

Attualmente Francesco è docente di chitarra battente (la prima in Italia) presso il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Cz). È stato protagonista di numerosi festival internazionali, e siamo certi che la sua presenza darà al nostro appuntamento un colore nuovo e unico.

Roberta Gennuso e Stefano Vivaldini (Progetto Out Of Modernity) (Italia)
“Out of Modernity” è un duo musicale composto dai due polistrumentisti Roberta Gennuso e Stefano Vivaldini. Si distinguono per la loro capacità di comporre e suonare brani musicali originali che traggono ispirazione dalla cultura mediterranea.

La loro musica è un’esperienza unica che fonde tradizione e modernità, utilizzando strumenti atipici per creare atmosfere sonore avvolgenti.

Ascoltare “Out of Modernity” è un viaggio emozionante attraverso un mondo musicale unico, dove il passato e il presente si fondono in un suono che affascina e ispira l’ascoltatore.

Djangology 4tet (Italia)
Il progetto Djangology omaggia il celebre chitarrista gitano franco-belga Django Reinhardt (1910-1953). La formazione acustica propone, grazie ad un attento studio del linguaggio e delle sonorità della chitarra manouche, un viaggio attraverso la tradizione gitana, il valse musette e l’Hot Jazz della Parigi anni ‘30-‘40.

Il tutto nasce nel 2020 su iniziativa del chitarrista Massimiliano Sartori che, grazie a suo padre, si avvicina fin da giovanissimo alla musica di Django Reinhardt iniziando da quel momento un percorso di approfondimento personale nel linguaggio della chitarra manouche.